viernes, 19 de octubre de 2012


“SOSTENGONO come indubitato che l´uomo è perfettible. Vale a dire ch´egli può perfezionare se stesso, perfezionar l´opera della natura. Considerate il sistema materiale del mondo, tanto nelle minime che nelle massime cose, tanto nell´organizzazione di un animale appena visible, quanto nell´ordine dgli astri, e voi trovere da per tutto un artifizio, una sapienza, una maestria tale, che non se solamente non si può perfezionar nulla di quanto la natura ha fatto, non solamente non vi si può nè aggiungere nè levarne cosa alcuna, nè alterare in nessun modo senza guastare, ma quando anche noi avessimo quella stessa potenza di fare che ha avuto la natura, non c´è uomo d´ingegno così sottile e profondo e sublime, che fosse capce, non dico di condurre a termine, ma di concepir solamente un piano così magistrale, così minuto, così strettamente legato insime e corrispondente, cos`perfetto in ogni menomissima parte, come quello che vediamo esegutio dalla natura”.
Zibaldone di pensieri, de Leopardi, ofrece, las más de las veces, fragmentos de este calado. Hemos estado, con M.C., traduciendo el texto: su enrevesada sintaxis, la repetición ideas añadiendo matices, los paralelismos, los juegos de ingenio, el pensamiento ajustado a una palabra que lo soporta con la naturaleza justa. He decidido transcribirlo al cuaderno así, en italiano, pues su música, traducida al español, es música de un idioma; pero así escrito, en su lengua original es música del ser.