“SOSTENGONO come indubitato che
l´uomo è perfettible. Vale a dire ch´egli può perfezionare se stesso,
perfezionar l´opera della natura. Considerate il sistema materiale del mondo,
tanto nelle minime che nelle massime cose, tanto nell´organizzazione di un animale
appena visible, quanto nell´ordine dgli astri, e voi trovere da per tutto un
artifizio, una sapienza, una maestria tale, che non se solamente non si può
perfezionar nulla di quanto la natura ha fatto, non solamente non vi si può nè
aggiungere nè levarne cosa alcuna, nè alterare in nessun modo senza guastare,
ma quando anche noi avessimo quella stessa potenza di fare che ha avuto la
natura, non c´è uomo d´ingegno così sottile e profondo e sublime, che fosse
capce, non dico di condurre a termine, ma di concepir solamente un piano così
magistrale, così minuto, così strettamente legato insime e corrispondente,
cos`perfetto in ogni menomissima parte, come quello che vediamo esegutio dalla
natura”.
Zibaldone di pensieri, de Leopardi,
ofrece, las más de las veces, fragmentos de este calado. Hemos estado, con
M.C., traduciendo el texto: su enrevesada sintaxis, la repetición ideas
añadiendo matices, los paralelismos, los juegos de ingenio, el pensamiento
ajustado a una palabra que lo soporta con la naturaleza justa. He decidido
transcribirlo al cuaderno así, en italiano, pues su música, traducida al
español, es música de un idioma; pero así escrito, en su lengua original es
música del ser.