"Qualunque cosa ci richiama l´idea dell´infinito è piacevole per questo, quando anche non per altro. cos`un filare o un viale d´alberi di cui non arriviamo a scoprire il fine. Questo effetto è come quello della grandezza, ma tanto maggiore quanto questa è determinata, e quella si può considerare come una grandezza incircoscritta. Ci piacerà anche più quel viale quanto sarà più spazioso, più se sarà scoperto, arieggiato e illuminato, che se sarà chiuso al di spre, o poco arieggiato, ed oscuro, almeno quando l´idea di una grandezza infinita che ci deve presentare deriva da quella grandezza che cade sotto i sensi, e non è opera totalmente dell`immaginazione, la qualecome ho detto, si compiace alcune volte del circoscritto, e di non vedere più che tanto per potere immaginare ec".
"Cualquier cosa que evoca la idea del infinito es placentera por esto mismo, cuando no lo es por otro motivo. Así, un camino o un sendero de árboles del que no alcanzamos a intuir su fin. Este efecto es como aquel de la grandeza, pero más grande cuando esta está determinada y aquella se puede considerar como una grandeza sin límites. Nos gustará más aún aquel camino cuanto más espacioso sea, cuanto más explorado, aireado y luminoso, pero no tanto si se cierra en lo ininteligible o es poco explorado y oscuro, por lo que, al menos, cuando la idea de una grandeza infinita, que se nos presenta, deriva de aquella grandeza que sea hace sensitiva, y no es obra de la imaginación, la cual, como he dicho, se complace uno, en ocasiones, de lo delimitado y de no ver más que aquello que se puede imaginar".